lunedì 21 gennaio 2008

JailBreak. Ovvero liberiamo l'iPod Touch

L'iPod Touch, in maniera simile al suo fratello maggiore iPhone, è un piccolo computer a tutti gli effetti. Funziona grazie ad una versione mobile di MacOSX, e pertanto è un sistema Unix a tutti gli effetti. Come tutti sanno, però, Apple cerca di evitare che gli utenti usino questo gioiellino al di fuori delle funzioni di un player avanzato con qualche funzione web. Dal mio punto di vista questo è inaccettabile: l'ipod è mio e ci faccio un po' quello che mi pare.

JailBreak è il primo passo per ogni utente iPod Touch (e anche iPhone) che si ritenga libero. È una falsa immagine TIFF che sfrutta un baco di tipo Buffer Overflow nelle librerie libtiff, il componente che mette Safari in grado di leggere le suddette immagini, per avere accesso ad aree riservate del sistema.
Si tratta di un tipico caso di Code Injection: si sfrutta il mancato controllo dei limit di un buffer dati per sconfinare in una zona di memoria in cui sostituire le istruzioni del processo in esecuzione. In pratica si sostituisce parte del codice del Safari in esecuzione (la copia su disco non viene toccata) con del codice diverso che provvede a scaricare e installare quanto serve per aprire le porte ai programmi aggiuntivi.
Lo stesso baco è stato sfruttare per aprire la PlayStation 3 e la PlayStation Portable all'utilizzo di dischi di backup dei giochi. Questo tipo di attacco è molto comune e viene spesso utilizzato per accedere illegalmente a reti e computer. Ovviamente noi non siamo qui per questo.

iPod Touch Screenshot AppSnapp Installer JailbreakNel mio caso l'installazione è stata estremamente semplice: infatti il mio iPod Touch (un modello da 16 GB) è arrivato con il firmware 1.1.1. Il baco nelle librerie libtiff è stato infatti corretto, dopo un bel po' di tempo considerandone le conseguenze, con il firmware 1.1.2. Sembra che tutti conoscessero la presenza di tale falla tranne Apple che, vinta dalla pigrizia del successo, ha preferito aspettare che gli sviluppatori delle librerie ne rilasciassero un aggiornamento invece di mettere due programmatori suoi a risolvere il problema. Tanto meglio.
Nel mio caso, quindi, mi è bastato collegare il Safari dell'iPod Touch all'indirizzo jailbreakme.com e procedere all'installazione: la procedura consiste di un paio di click che portano il browser fino al file TIFF incriminato. Tutto avviene automaticamente: il download e l'installazione durano circa un minuto. Alla fine si viene rimandati alla schermata iniziale e una volta sbloccato lo schermo ci si ritrova con un'icona in più: l'AppSnapp Installer.

Nel caso sull'iPod sia caricato il firmware 1.1.2 occorre retrocederlo alla versione 1.1.1 e solo allora procedere con JailBreak. La procedura completa è spiegata su questo sito (in inglese).

Nel caso abbiate un firmware 1.1.3, quello presentato al MacWorld 2008, allora vi tocca aspettare: la strada per l'evasione è stata già trovata. Restiamo in attesa di ulteriori dettagli: gli hacker hanno annunciato che renderanno disponibile la guida solo quando Apple presenterà lo SDK (il Software Development Kit) per iPod Touch e iPhone. La speranza è che non si debba ricorrere a trucchetti per usare software di terze parti. Staremo a vedere.
L'installazione dell'AppSnapp Installer comporta il blocco dello schermo (come quando non lo si usa per qualche minuto). Questo è dovuto al riavvio dello Spring Board, l'interfaccia che gestisce le icone, in seguito all'aggiunta di un'icona nella home. Succederà ogni volta che un'icona verrà aggiunta o rimossa dall'interfaccia: dopo le prime due o tre volte ci si fà l'abitudine.
Detto questo potete cominciare ad installare quello che volete. Ma questo lo vediamo un'altra volta.

venerdì 18 gennaio 2008

Kindle sorpresa

Kidle Closeup - foto di John PastorSteve Jobs, ormai quasi come una rockstar, ha rilasciato un'intervista al New York Times, in cui, tra le altre cose, ha affermato che il lettore ebook di Amazon, il famoso Kindle, non avrà mai un grande successo perché molti americani non leggono più di un libro all'anno.
A parte lo squallido bearsi della pigrizia culturale americana (tutta da verificare), Jobs non sembra parlare con cognizione di causa. Infatti, per quanto sia esteticamente orrendo, il Kindle è vendutissimo, tanto che Amazon non riesce a star dietro alle richieste. È talmente ricercato che su Ebay la gente si permette di rivenderlo a prezzo maggiorato (si superano facilmente i 700$, mentre di listino ne costa 399$) e questo nonostante non sia un prodotto di consumo facile come un telefono o un lettore mp3.
Inoltre, a mio parere, il buon Steve agisce anche per uno spirito di timorosa difesa. Amazon ha lanciato l'unico store di musica online che potrebbe infastidire iTunes: ormai Amazon MP3 ha un catalogo paragonabile a quello della Apple, e mentre solo una parte dell'offerta di iTunes è priva di lucchetti digitali, tutto il materiale venduto da Amazon è DRM free, anche per quelle etichette che sullo store di iTunes sono disponibili solo in formato protetto. Inoltre considerando che parte dei brani sono venduti a 89 centesimi, Amazon MP3 è leggermente più conveniente (anche se mi sarei aspettatto qualche sforzo in più).
Personalmente preferisco ancora il libro di carta a quello elettronico. E giusto per la cronaca, di libri (non tecnici) è bene leggerne almeno 12 all'anno. Un libro al mese non è poi così tanto!

via Gustomela

giovedì 17 gennaio 2008

iPod Numb

ipodnumb

mercoledì 16 gennaio 2008

L'affronto con la 'i' davanti

Tra i miei amici ce n'e' uno particolarmente burlone che ha anche la fortuna di essere particolarmente benestante (merito suo non dei suoi parenti. Lui, che mi conosce molto bene e che legge anche questo blog, ha pensato bene che il modo migliore per dimostrarmi la sua amicizia fosse quello di regalarmi un iPod Touch.
E cosi' mi trovo a scrivere questo post utilizzando il nuovo iPod: dovrei forse diventare costruttivo? Certo che no.
Coglierò invece l'occasione per raccontare i passi per liberare questo piccolo gioiello dalla gabbia in cui sua madre lo ha rinchiuso.
Quindi a presto.

PS: la tastiera è decisamte scomoda... E perché diavolo poi una QZERTY?

martedì 15 gennaio 2008

Imbarazzante somiglianza

iBraun Già la calcolatrice era sputata uguale.
Se poi andiamo a vedere anche un po' di altre cose, il dubbio viene.

E in realtà sapete cosa vi dico? Vi dico che il dubbio non deve venire: che è normale prendere spunto qua e là da quanto di buono è stato già fatto. Basta che poi non lo si venda come avanguardia.

PS: per Natale mi hanno fatto un affronto. Restate sintonizzati: ne resterete sorpresi.