mercoledì 17 dicembre 2008

Linka che ti passa

Perdonatemi per una volta il "linka": questi termini non mi piacciono, ma di tanto in tanto non fa poi così male.

Ho notato che da gran maleducato non ho un elenco di collegamenti (blog roll) verso altri blog. Mi piacerebbe raccoglierne qualcuno, per cui chiunque fosse interessato può lasciare un commento a questo articolo (chiamatelo post se preferite).

Per la scelta dei blog in generale sarò di bocca buona, l'importante è che siano scritti bene e che siano a tema, almeno un po'.

Buon collegamento a tutti.

martedì 16 dicembre 2008

Figli di un iPod minore

Come tanti altri fortunati o sfortunati utenti ho un iPod Touch. Comodo per navigare, almeno quando Safari non va in crash, un po' meno per ascoltare la musica. Per fortuna c'è il JailBreak che ci aiuta a far fronte a mancanze e problemi. Defective by design, lo chiamano.

In generale un giocattolo abbastanza interessante che però ha un fratello che si chiama iPhone. Il fratello maggiore è infatti più completo, non solo per la dotazione hardware, ma anche per il trattamento che riceve da Apple. Ricapitoliamo un po'.

Inizialmente l'iPod Touch non aveva nessuna della applicazioni "produttive" di iPhone, una su tutte l'email, che è sicuramente tra le più utili. Hacker a parte, Apple le concesse all'iPod Touch solo più tardi, e a pagamento: €17,99 e passa la paura. Gli iPod Touch nuovi, invece, ce le avevano già dentro. Alla faccia della fidelizzazione.

Poi fu il turno dell'aggiornamento al firmware 2.0. Per l'iPhone il passaggio era gratis. Per l'iPod Touch, ancora una volta, a pagamento: €7,99 e anche questa volta passa la paura. Ovviamente si trova molto facilmente in rete e una volta installato iTunes permette di effettuare tutti gli aggiornamenti successivi, ma Apple imperterrita punisce e tradisce gli utenti iPod Touch. Anche in questo caso, nuovi utenti avvantaggiati (ma questa era più accettabile).

Infine lo Street View di Google. Dopo aver visto che Android ce l'aveva, Apple è corsa ai ripari per portare lo Street View sul suo telefono. E solo su quello. Anche in questo caso l'iPod Touch è stato escluso. Anche in questo caso è stato facile trovare la chiave per aprire lo scrigno, anche perché era nascosta dentro l'iPod stesso, a riprova che il fratello minore nulla ha da invidiare al fratello maggiore. E anche in questo caso c'è da credere che Apple in futuro faccia pagare qualcosina agli utenti iPod Touch. Unica nota di merito: non c'è neanche su quelli nuovi.

Verrebbe da chiedersi: Perché Apple odia così tanto chi ha le versato centinaia di Euro per avere un iPod Touch? Forse è perché gli utenti iPhone continuano a pagare attraverso le bollette del telefono. O forse è proprio per una questione di antipatia, per tutte queste brutte persone che con un Touch e un telefonino qualsiasi da quattro soldi fanno tutte le cose che riesce a fare un iPhone. Bisogna mettere un po' di distanza.

Buona minoranza a tutti.

venerdì 12 dicembre 2008

Display Port e DRM: una patch da presa in giro

Nuntio vobis gaudium magnum: habemus patch!

La patch in questione è l'aggiornamento di Quicktime (70 MB, mica bruscolini) ed è riservato ai soli MacBook e MacBook Pro della serie aluminium. L'aggiornamento permette ai fortunati (o sfortunati) possessori dei nuovi portatili di riuscire a vedere su uno schermo esterno privo della ormai mitica presa mini Display Port i filmati SD, cioè a definizione standard. E solo quelli.

Resta infatti il blocco per quelli ad alta definizione, che pure farebbero la loro porca figura su un qualsiasi 23 pollici con entrata DVI di un paio di anni fa. E resta anche il comportamento indecente di Apple riguardo la presenza di questa ennesima ed inutile protezione, sottaciuta colpevolmente durante il giubilo della keynote. Riporto (in originale e tradotto) quanto dice Ars Technica in proposito:

The greater concern that some buyers had, however, was that Apple had incorporated HDCP into their new machines without telling them about it in advance, which is obviously a problem that is still in place.

La più grande preoccupazione che hanno avuto alcuni acquirenti, è stata che Apple aveva incorporato il protocollo HDCP nelle loro nuove macchine senza comunicarglielo in anticipo, un problema che è ovviamente ancora aperto.
Buona re-visione a tutti.

PS: questo post è un po' vecchio, si era perso tra le bozze, saltatelo pure se volete, anche se ormai siete arrivati fino alla fine.

giovedì 11 dicembre 2008

Conti in tasca alla MacCharity

Magari già ci siamo dimenticati del ragazzo americano che, non avendo abbastanza soldi per comprare contemporaneamente un MacPro e una copia di Final Cut, scrisse un'email a Jobs chiedendo di poter usufruire dello sconto studenti. La Apple gli inviò un pacchetto di Final Cut aggratis. Ora ce lo ricordiamo.

Bontà? Generosità? No. Semplice marketing.
Facciamo due conti. Un MacPro in versione base costa $2700 (evito la traduzione in euro, visto che i prezzi in Italia sono un po' diversi). Final Cut, invece, costa $1299. È abbastanza ragionevole supporre che il rincaro applicato da Apple sia di circa un terzo del prezzo finale e supponiamo che tale rincaro sia applicato anche sul software.

Quindi il fortunato questuante ha pagato $2700, su cui Apple ha avuto un guadagno netto di $900. Il Final Cut il ragazzo non l'ha pagato, ma Apple spedendolo gratuitamente ci ha rimesso, al netto del rincaro, $866.

Quindi, ricapitolando, sull'acquisto del computer ad Apple sono entrati $900, mentre per spedire Final Cut ci ha perso $866. Qual è il risultato?

Il risultato è che Cupertino è riuscita a farsi osannare ancora una volta sulle pagine di migliaia di blog e per farlo non ha pagato, ma si è fatta pagare $34.

Buona mano tesa a tutti.

martedì 9 dicembre 2008

Il mistero delle impari opportunità

Microsoft avrebbe davvero da protestare per l'iniquo trattamento. Mi riferisco alla faccenda del protocollo SMB di cui l'Unione Europea ha decretato l'apertura amche se Microsopft si era opposta a gran voce perché dopotutto era una loro tecnologia, un loro creatura. quasi un figlio. "Ma che figlio e figlio" fece eco la UE che di tutta risposta obbligò Redmond ad aprire il protocollo SMB per dare modo anche ai concorrenti di interfacciarsi con le reti Windows. Dell'apertura ha beneficiato principalmente il progetto Samba che, guarda un po' la coincidenza, è usato anche da MacOSX!

Ecco. Come dicevo, Microsoft avrebbe di che lamentarsi visto che lo stesso trattamento non è toccato ad altre aziende che si sono e si stanno comportando alla stessa maniera, se non peggio. Sto parlando proprio di Apple che impunemente impone l'accoppiata iTunes/iPod e si prodiga affinché iPod e iPhone non possano nemmeno essere toccati da mano che non venga direttamente da Cupertino. E se anche qualcuno ci prova c'è subito pronta una denuncia che suona esattamente come quei bambini che sentendosi impotenti si rivolgono alla mamma "Guarda a quello: non si fa menare".

Buona parità a tutti.

lunedì 8 dicembre 2008

A cosa servono gli occhi quando hai un Mac?

Ho letto un commento che non mi è piaciuto. In questo commento ci si ripropone di non visitare più dei siti antiApple (come questo e quello di MacRaiser, altri non ne conosco se non permeati di fanatismo, che poi è quello che cerchiamo di evitare, da ambo i lati). Il commento dice un po' di cose, portando a casa alcuni esempi di buona assistenza Apple, di cui non posso essere che felici per loro (ad un mio cliente un PowerBook l'hanno tenuto due mesi, e il cliente rompeva le scatole a me, ma io cosa posso farci?).

C'è un link ad un forum, in cui si invitano tutti a non visitare più dei siti anti Apple. Perché sono degli «schifoBlog» e i loro autori niente di più che «cacche umane». A quanti siano utenti digitali in senso lato, e a quanti siano utenti Apple nel caso particolare, porgo il mio invito invece a restare e a civilmente discutere.

Non perché Apple sia meglio o peggio. Non perché Microsoft sia la rovina del mondo, o perché i pinguini debbano stare al polo Sud o al massimo all'acquario di Genova (che tra l'altro vi consiglio di visitare).
Lo consiglio perché se teniamo troppo tempo gli occhi chiusi su di una verità supposta rischiamo di non capire che si sente puzza perché abbiamo una fottuta paura di scoprire che Jobs e la Apple non ci vogliono bene come pensavamo.

Buona giornata a tutti.

PS. Signori, leggete anche qualche libro di tanto in tanto: il vostro stile di scrittura ne ha decisamente bisogno.

giovedì 4 dicembre 2008

Apple e gli antivirus

Si trattava di una nota vecchia e in migliaia avete letto male la data del 2 dicembre 2008. Non dovevate farci caso. Vi siete sbagliati tutti. Siete stati ciechi!

E fu così che finì (per ora) la storia degli antivirus che Apple consigliava, anzi no, ai suoi utenti. Si badi bene: non servivano per proteggersi dai virus, ma per rendere più difficile l'eventuale nascita futura di virus. In pratica Apple voleva solo mantenere il più possibile il MacOSX libero e pulito dalle minacce, e potersene vantare un po', magari con qualche divertente video Mac vs PC.

Un'iniziativa lodevole se non fosse stata a carico com completo degli utenti, visto che i tre antivirus indicati hanno un prezzo e un abbonamento da pagare anno per anno. Una piccola tassa per contribuire al successo di Apple. Steve Jobs ci ringrazierà, magari facendoci mandare un'email dalla segretaria.

Sinceramente parlando: la scusa non sta in piedi. Quello che probabilmente è successo è che Apple ha fatto un po' di combutta con i produttori di antivirus e ha pubblicato quella nota: ci guadagnano i produttori di antivirus, e ci guadagna anche l'Apple Store che due dei tre consigliati li vende anche.

Il terzo antivirus, che sull'Apple Store non c'è, è quello di McAfee. Nell'elenco appariva per ultimo e senza neanche un link al sito o allo store di McAfee. Un antivirus che, guarda un po' la coincidenza!, costa una decina di euro in meno degli altri due.

A quanti affermano perentoriamente e fortissimamente che mai installeranno un antivirus sui loro Mac, voglio ricordare che MacOSX così com'è non è immune dai virus. È solo poco diffuso. Un po' come un lago poco pescoso o una malattia rara. Scegliete voi.

Buona iniezione a tutti.